01 maggio 2006
In sciopero della sete i prigionieri poltici mapuche.
![Patricia Troncoso]()
Juan Marileo, Juan Carlos Huenulao, Florencio Marileo e Patricia Troncoso in sciopero della fame da 50 giorni, sono stati trasportati ieri nell’infermeria del carcere di Temuco (sud del Cile). La misura è stata causata dal rifiuto di lasciare la celle da parte di 40 tra familiari e osservatori che erano andati a visitare i prigionieri in sciopero della fame, nel carcere di Angol. L’occupazione è durata 6 ore e per poco si è evitato lo sgombero violento.
La situazione sanitaria dei 4 è preoccupante, avendo perso in media una ventina di chili a testa, con iniziali problemi renali e cardiaci. Voci discordanti annunciano che i 3 prigionieri stanno già subendo l’alimentazione forzata con il siero, all’interno del carcere di Temuco. Altre fonti dichiarano, invece, che a partire da oggi, 1 maggio, lo sciopero della fame si trasforma in sciopero della sete con un serio pericolo per la loro esistenza.
Gli scioperanti hanno rifiutato una proposta da parte governativa, in considerazione del fatto che non accoglie le loro iniziali richieste, ovvero la liberazione immediata dei prigionieri politici mapuche, la revisione del processo per “incendio terrorista” e la fine della persecuzione nei confronti delle legittime richieste territoriali del popolo mapuche.
Negli ultimi giorni le manifestazioni che si sono svolte in Cile in loro solidarietà sono state duramente represse con feriti e fermati, anche minorenni. Con l’aggravarsi della situazione sono previste altre mobilitazioni e pressante è l’appello a dimostrare rabbia e indignazione davanti alle rappresentanze consolari cilene nel mondo. L’invito è ovviamente esteso anche agli interessi delle multinazionali che lucrano sulle risorse del popolo originario mapuche, fra le quali: Benetton, Repsol, Chevron-Texaco, Endesa..
Non lasciamoli soli!
Solidarietà attiva !
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