26 aprile 2006
Lettera Mapuche dal carcere di Angol, Cile.
Sono un prigioniero politico mapuche della comunità di Tricauco (Cile). Sto scontando una condanna a 10 anni e 1 giorno per “incendio terrorista” del fondo Poluco-Pidenco. Accusato dal pubblico ministero e da testimoni dal volto coperto, pagati dal ministero di giustizia.
Adesso sto conducendo uno sciopero della fame e non c’è chi si preoccupa del nostro caso… del nostro processo. Siamo in 4 a scioperare…
Qui nel carcere di Angol non stiamo bene in salute, siamo dimagriti, ma vogliamo arrivare fino alle ultime conseguenze…
Vogliamo una soluzione prima che si aggravi il tutto e se non abbiamo giustizia… sarà responsabile il governo perché ci perseguita e ci arresta ingiustamente.
Chiediamo la revisione del nostro caso per l’incendio Poluco-Pidenco di Ercilla!.
Il mio caso è molto grave, sono stato condannato per quest’incendio mentre stavo lavorando a 200 chilometri da quel luogo. Condannato per questo…
Juan Carlos Huenulao Liemil
Carcere di Angol (Cile)
Comunicato della Agrupación de Familiares y Amigos de los Presos Políticos (afappm) all’opinione pubblica nazionale ed internazionale:
1- Dopo oltre 44 giorni di mobilitazione per la libertà dei prigionieri politici mapuche, essi continuano nella loro volontà di proseguire lo sciopero della fame, quale unico strumento rivoluzionario e conseguente per ottenere la libertà strappata dallo Stato e dalla forestal Mininco.
2-Anche questo nuovo governo continua con un atteggiamento arrogante, prepotente e razzista, considerando che il gruppo di familiari che si è recato a Santiago, costituito dal lonko José Cariqueo (portavoce), Soledad Millacheo (moglie di Patricio Marileo), Roberto Troncoso (padre di Patricia Troncoso) oltre alcuni membri della Agrupación de familiares y amigos de los presos políticos Mapuche sono stati trattati crudelmente e non hanno ricevuto alcuna risposta dal governo, costretti a restare fuori dal palazzo di governo.
3- Proprio oggi, mentre i familiari sollecitavano un incontro con la presidente Bachelet e organizzazioni mapuche e non mapuche manifestavano davanti alla Moneda, è stata brutalmente picchiata Daniela Arriegada Quilaqueo dai carabibneros e solo grazie all’intervento degli altri non è stata tratta in arresto.
4- In tale contesto, domani verrà presentato alla Corte Suprema il ricorso per la revisione del caso Poluco-pidenco, ricorso seguito dalla avvocatessa Alejandra Arriaza, che in maniera disinteressata sta appoggiano la mobilitazione dei prigionieri politici mapuche.
5- Sottolineiamo l’atteggiamento del governo socialista che sta cercando di aggiungere dei nuovi martiri in questa lunga lotta del popolo per ricostruire la liberta, l’autonomia e la dignità mapuche
Rivolgiamo un appello alle organizazioni mapuche e non mapuche a denunciare e a pronunciarsi per la libertà dei prigionieri ingiustamente arrestati.
Agrupación de Familiares y Amigos de los Presos Políticos Mapuche
|